Capita spesso di trovare contratti di mutuo nei quali la Banca dichiara:
“(… 𝑜𝑚𝑖𝑠𝑠𝑖𝑠) 𝐿𝑎 𝑃𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑛𝑧𝑖𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑖𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑣𝑒𝑟 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝐵𝑎𝑛𝑐𝑎 𝑙𝑎 𝑠𝑜𝑚𝑚𝑎 𝑑𝑖 𝐸𝑢𝑟𝑜 (… 𝑜𝑚𝑖𝑠𝑠𝑖𝑠) 𝑟𝑖𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑛𝑑𝑜𝑛𝑒 𝑎𝑚𝑝𝑖𝑎 𝑞𝑢𝑖𝑒𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑜.
𝐴𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜, 𝑙𝑎 𝐵𝑎𝑛𝑐𝑎 𝑒 𝑙𝑎 𝑃𝑎𝑟𝑡𝑒 𝐹𝑖𝑛𝑎𝑛𝑧𝑖𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑠𝑒𝑔𝑛𝑎 𝑑𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡’𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑜𝑚𝑚𝑎 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑛𝑧𝑖𝑎𝑡𝑎, 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑒𝑛𝑑𝑜𝑙𝑎 𝑖𝑛 𝑑𝑒𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑜 𝑐𝑎𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑛𝑓𝑟𝑢𝑡𝑡𝑖𝑓𝑒𝑟𝑜 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑙𝑎 𝐵𝑎𝑛𝑐𝑎 (… 𝑜𝑚𝑖𝑠𝑠𝑖𝑠).
𝐿𝑜 𝑠𝑣𝑖𝑛𝑐𝑜𝑙𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑜𝑚𝑚𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑖𝑡𝑒 𝑖𝑛 𝑑𝑒𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑜 𝑐𝑎𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝒑𝒐𝒕𝒓𝒂̀ 𝒂𝒗𝒗𝒆𝒏𝒊𝒓𝒆 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑙’𝑎𝑑𝑒𝑚𝑝𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑜𝑏𝑏𝑙𝑖𝑔𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑖𝑠𝑡𝑒”.

Le considerazioni, in questo caso, sono le seguenti:
1.     la Banca, all’interno dello stesso atto, prevede:
1.1.  la consegna della somma al mutuatario,
1.2.  la riconsegna della somma dal mutuatario alla Banca,
2.     la somma prevista nel contratto di mutuo viene “riconsegnata” ancor prima di essere erogata.   Quindi, di fatto, la somma non è mai stata consegnata al mutuatario
3.     non vi è certezza alcuna della futura effettiva erogazione.

In considerazione di quanto affermato ai precedenti punti 1), 2) e 3), risulta evidente che, a fronte della concessione di ipoteca da parte del mutuatario, la Banca non eroga e non si impegna ad erogare nulla (vedi sopra: “𝑝𝑜𝑡𝑟𝑎̀ 𝑎𝑣𝑣𝑒𝑛𝑖𝑟𝑒”) e, di conseguenza, il contratto è privo di sinallagma, e quindi nullo.

In questo caso, assai frequente, la nullità dell’atto trascina anche ogni altra componente dell’atto stesso che non può avere nessuna ipoteca e/o altra garanzia accessoria (per esempio fidejussione) né ci potrà
essere titolo per la richiesta di interessi.